- Ausili per non vedenti: quali sono e come ottenerli gratuitamente

 

I non vedenti, affetti da cecità totale o parziale, hanno diritto ad ausili gratuiti.

- Come Ottenerli
Il Servizio Sanitario Nazionale fornisce ausili ai non vedenti, per poterli ottenere basta seguire alcune precise procedure.

Il primo passo da fare riguarda la richiesta e qui entra in gioco l'importanza di uno specialista oculista del Servizio Sanitario Nazionale, spetta a lui fare la prescrizione, dopo aver accuratamente visitato il paziente e valutato l'effettiva cecità e il tipo di ausilio più adatto alle sue esigenze visive.


Dopodiché su un apposito modulo regionale, deve riportare la patologia del richiedente e il tipo di dispositivo a lui congeniale e necessario. Di detto ausilio deve riportare il preciso codice d'identificazione, che di solito è compreso in un elenco dell'Azienda Sanitaria chiamato Nomenclatore Tariffario. Deve inoltre riportare eventuali modifiche necessarie, al fine di adattarlo alle peculiarità del non vedente.

Anche un programma terapeutico deve essere scelto e annotato, perché è importante che il dispositivo migliori il più possibile la qualità di vita del richiedente. A quest'ultimo o ai suoi familiari, deve invece spiegare le funzionalità e le qualità del dispositivo.

Il modulo compilato deve continuare il suo iter e passare all'ufficio invalidi della ASL di competenza, per la necessaria autorizzazione. Appena l'ausilio è pronto, il non vedente deve tornare dallo specialista per fare il collaudo, cosa importante per stabilire se il prodotto è corrispondente a quanto richiesto.

- Quali sono gli ausili
Gli ausili per non vedenti riportati nel sopra citato Nomenclatore Tariffario sono vari, specifici per il diverso grado di patologia visiva, quindi per richiedenti con cecità parziale, totale, o per ipovedenti gravi.

Tra questi ausili, ci sono protesi oculari provvisorie o personalizzate, in vetro o resina; lenti sclero-corneali o a doppietto acromatico ingrandenti; lenti oftalmiche in vetro o plastica; lenti a contatto rigide; gas permeabili; oppure idrofile, concesse solo se non è possibile curare la patologia con le oftalmiche.

Accanto a questi dispositivi correttivi troviamo quelli di comunicazione, segnalazione e informazione, come il display, lo scanner e la stampante braille, il bastone bianco, la sintesi vocale, l'orologio parlante o tattile.

Nei casi di grave disabilità visiva, il Servizio Sanitario Nazionale, riconosce ugualmente la gratuità dei dispositivi occorrenti, anche se non sono riportati nel Nomenclatore tariffario, che purtroppo, è poco aggiornato e spesso ha carenze dal punto di vista della modernità degli ausili e delle nuove scoperte in tal campo.




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